I timori per l'inflazione dominano la narrativa del mercato

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La percentuale di persone vaccinate continua ad aumentare, pertanto è prossimo il ritorno alla normalità, o a qualcosa di simile. Gli investitori attendono le decisioni della Fed e monitorano i segnali provenienti da Washington per comprendere meglio le aspettative di inflazione che, per la maggior parte di essi e degli operatori economici, è solo un concetto teorico presente nei libri di storia.  

Le performance dei mercati azionari non sono risultate uniformi durante il mese. I mercati emergenti, l'Europa meridionale e i produttori di materie prime come il Canada e la Norvegia hanno sovraperformato, mentre i titoli tecnologici, biotecnologici e taiwanesi sono stati tra i peggiori. Negli Stati Uniti, i materiali, l'energia e i finanziari hanno sovraperformato i beni di consumo discrezionali e la tecnologia poiché la ripresa e l'inflazione hanno preso il sopravvento.

Le aspettative di inflazione hanno portato i Treasury a medio-lungo termine a diminuire di circa lo 0,10% durante la prima metà del mese. I rendimenti sono tornati ai livelli di inizio mese dopo le dichiarazioni accomodanti della Fed. Il mercato obbligazionario è rimasto relativamente calmo, mentre il dollaro USA ha registrato ingenti oscillazione, perdendo dall'1% al 3% rispetto al real, al peso messicano, alla rupia e al renminbi, per citarne solo alcuni. I metalli preziosi e gli industriali sono stati tra i futures su materie prime a offrire le migliori performance.

L'HFRX Global Hedge Fund EUR ha reso il +0,31% nel corso del mese.

 

Long short equity

In media, gli indici long short equity hanno ottenuto risultati positivi durante il mese, nonostante una discreta dispersione tra gli stili. Le strategie orientate al settore value hanno sovraperformato i gestori concentrati sui titoli growth. Gli specialisti in tecnologia e biotecnologia, ambiti con un'elevata rappresentazione di titoli growth a multipli elevati, sono stati tra le strategie più in difficoltà. I generalisti, che non intendono prendere una posizione precisa tra growth e value, hanno adottato un posizionamento Barbell, non solo acquistando società di buon valore che beneficiano della ripresa, ma anche investendo selettivamente in titoli growth con quotazioni in sottoperformance rispetto al mercato dall'inizio dell'anno. I livelli di esposizione lorda e netta rimangono relativamente stabili per il momento. La strategia long short equity è differenziata e ricca in termini di temi e stili, ed è dotata di numerosi strumenti per affrontare i diversi contesti di mercato. 

 

Global macro

Tra le strategie macro la performance è stata disomogenea, ma in media positiva. Poiché le grandi oscillazioni di mercato associate alla ripresa si sono in gran parte esaurite, i livelli di rischio degli investimenti sono scesi e i gestori ora si concentrano su operazioni incentrate sul valore relativo e si aspettano cambiamenti di prezzo direzionali più modesti. Questo tipo di contesto, meno favorevole ai gestori macro discrezionali direzionali, ha messo questi ultimi sullo stesso livello delle strategie macro sistematiche. Le posizioni long sulle materie prime e sulle valute dei mercati emergenti rispetto al dollaro hanno contribuito alla performance. La generazione di performance sugli indici azionari è risultata invece più difficoltosa a causa delle oscillazioni short del mercato. Le obbligazioni dei mercati sviluppati hanno offerto un modesto contributo alla performance, negoziando all'interno di un range e cercando una direzione mentre i mercati tentavano di prevedere la direzione dei tassi. Continuiamo a favorire i gestori opportunistici discrezionali che, grazie alle loro capacità analitiche e alla loro esperienza, sono in grado di generare profitti sfruttando le opportunità che si presentano nel mondo.

 

Strategie quantitative

Maggio è stato un altro ottimo mese per le strategie quantitative. I modelli incentrati sulle tendenze hanno contribuito positivamente alla performance, generando rendimenti principalmente da posizioni long su materie prime e indici azionari. Anche le strategie di arbitraggio statistico hanno favorito, in media, la performance, generando rendimenti positivi nei diversi fattori. I sofisticati fondi multi-strategia continuano a essere meglio posizionati per affrontare diversi contesti di mercato e registrare rendimenti interessanti, poiché dipendono meno da un modello specifico.

 

Fixed income arbitrage

Nonostante i tassi USA a 10 anni si siano attestati intorno all'1,60%, la dinamica positiva del basis trading è stata oscurata da (a) aspetti tecnici (esclusione temporanea dei Treasury dal calcolo del Supplementary Leverage Ratio (SLR)), (b) alcune prese di profitto negli steepener e (c) posizionamento direzionale. Sul versante europeo, le dinamiche di mercato hanno sostenuto una buona generazione di profitti e perdite. In futuro, il contesto sarà dettato da fattori tecnici, dall'intervento delle banche centrali e dall'incertezza sull'inflazione (con la riapertura che sta guadagnando slancio), che potrebbe pesare sulla strategia nonostante un ambiente più solido. La principale differenza rispetto ad aprile è che, nonostante l'aumento delle probabilità sull'esito dell'inflazione, la volatilità dei tassi d'interesse sta diminuendo.

 

Mercati emergenti

Maggio è stato altro ottimo mese per i gestori dei mercati emergenti. La narrazione della ripresa e il posizionamento sempre più bilanciato tra ciclici ed economia digitale hanno sostenuto gli asset più rischiosi. Le obbligazioni dei mercati emergenti, asset class interessante grazie ai rendimenti più elevati rispetto ad altre regioni, sono state sostenute dagli scambi nel range avvenuti nei titoli di Stato dei mercati sviluppati, in particolare nei Treasury statunitensi. Anche le valute dei mercati emergenti hanno beneficiato del solido mercato delle materie prime e del calo del dollaro. Le azioni cinesi, che lo scorso anno avevano messo a segno un'ottima performance grazie in parte alla rapida ripresa dalla crisi generata dal COVID, sono rimaste relativamente contenute quest'anno. Il giro di vite del governo centrale su alcune grandi società e la stretta della politica monetaria da parte della People's Bank of China hanno contribuito a frenare lo slancio. I mercati emergenti rappresentano un terreno d'investimento interessante per gli investitori in cerca di asset che garantiscano un discreto reddito fisso. Anche se i gestori concentrati sui fondamentali dei ME ritengono che tale segmento sia un'opzione interessante in un contesto caratterizzato da tassi pari allo zero, tenendo conto della fragilità dei fondamentali, di solito adottano un approccio estremamente selettivo. È d'obbligo un atteggiamento prudente a causa della maggiore sensibilità dell'asset class ai flussi degli investitori e alla liquidità.

 

Risk arbitrage – Event driven

Le strategie event driven hanno continuato a registrare una buona performance a maggio con rendimenti ponderati per il rischio tra i migliori da inizio anno. I volumi delle transazioni rimangono solidi e gli spread medi presentano un interessante rendimento annualizzato a doppia cifra bassa. I gestori ritengono che tale strategia possa risultare una delle più interessanti nel 2021, in quanto i mercati azionari potrebbero aver scontato gran parte della ripresa e in futuro potrebbero verificarsi periodi di maggiore volatilità poiché il mercato si trova tra due forze contraddittorie: da un lato, l'ottimismo sul futuro e, dall'altro, probabili bolle di mercato alimentate dalle ingenti iniezioni di liquidità. Si prevede che l'attività di fusione continui nel prossimo futuro. I tassi di interesse, sebbene in rialzo, rimangono bassi in termini assoluti, le società hanno tagliato i costi e hanno emesso debito e azioni non solo per affrontare la crisi, ma anche per essere pronte a sfruttare asset strategici. L'attività è dettata dalla necessità di ristrutturazione in settori in difficoltà come l'energia e i viaggi, dalla volontà di consolidamento nel settore sanitario, finanziario e delle telecomunicazioni, dall'esigenza di adattarsi alla nuova realtà acquisendo all'esterno tecnologie che richiederebbero troppo tempo o denaro per essere sviluppate internamente come nel settore dei semiconduttori.

 

Distressed

Le strategie stressed e distressed hanno offerto buoni risultati ad aprile, beneficiando di operazioni idiosincratiche redditizie e della propensione al rischio. Nel ultimi 12 mesi la performance media è risultata la migliore dalla crisi finanziaria globale del 2008. I gestori ritengono che la crisi generata dal COVID, sebbene estremamente diversa in termini di origini e impatto, fornirà opportunità negli anni a venire. Durante la crisi del 2008 erano venute a mancare fonti di finanziamento a seguito del crollo dei principali istituti finanziari; al momento, invece, questi risultano relativamente solidi, ma i finanziamenti, a seguito della regolamentazione, non provengono più dalle banche bensì da istituti finanziari non bancari come gli hedge fund. La gamma di opportunità è quindi ampia e varia. Privilegiamo le strategie esperte e diversificate per evitare di dover affrontare oscillazioni di volatilità estreme. Non sarà facile, ma si tratta dell'ambiente e delle opportunità che questi gestori attendono da un decennio.

 

Long short credit e high yield

Dopo il crollo del mercato alla fine del primo trimestre del 2020, gli hedge fund hanno opportunisticamente investito in credito IG e HY a spread estremamente ampi. I gestori in grado di passare all'offensiva hanno effettuato acquisti aggressivi sul mercato o operazioni in blocco fuori mercato, mentre altri gestori, incapaci di soddisfare le margin call, hanno dovuto ridurre rapidamente il rischio. Da allora, gli spread sono completamente tornati ai livelli pre-COVID. I gestori multi-strategia hanno notevolmente ridotto l'esposizione sul credito e sull'high yield, in quanto le valutazioni attuali presentano guadagni attesi limitati e un'asimmetria rischio-rendimento negativa.

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