31 LUG
2017
Allocazione di attivi , Argomenti
Per alcuni anni l'attività di fusione e acquisizione (M&A) è stata intensa negli Stati Uniti e nei prossimi mesi, in Europa, potrebbe registrare un'accelerazione. Dall'elezione francese il panorama europeo è cambiato con l'incertezza politica affievolitasi rapidamente e il ciclo dell'attività dell'area euro che appare forte e spinge gli utili verso la crescita a due cifre.
Le condizioni sono allineate per spingere alle stelle le operazioni globali di M&A:
L'attività di M&A dovrebbe far segnare un acceleramento in Europa: se da un lato i volumi globali sono prossimi ai massimi record, dall'altro l'Europa è in ritardo. Nel 2016, il volume globale delle acquisizioni è stato pari a 2.300 miliardi di USD, il 7% della capitalizzazione del mercato globale, ovvero 1.300 miliardi di USD in nord America e solo 468 miliardi di USD in Europa. I volumi europei sono solo la metà a fronte dei livelli record del 2007, tuttavia l'attività segna finalmente un'accelerazione. Il momentum dovrebbe proseguire in quanto gli acquirenti internazionali, in particolare gli Stati Uniti, intensificano le acquisizioni in un contesto di una valuta Eur storicamente attraente e di valutazioni contenute (P/BV è ancora una deviazione standard inferiore a quella degli Stati Uniti).
Propensione verso le azioni piuttosto che sul credito: in termini relativi, i mercati creditizi corporate europei non sono stati influenzati dall'ondata di M&A in alcuni periodi del passato come nel 2015, mentre i titoli azionari sono stati ben correlati. I premi di acquisizione sono prossimi al 27% in Europa e dovrebbero aumentare verso la media globale del 35%. Il volume crescente e il premio attuale interessante costituiscono opportunità per l'acquisto di un paniere di nomi aziendali europei mirati che soddisfino al meglio i criteri di cui sopra.
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